è sempre bello ricevere un libro in regalo, anche se a volte non è
esattamente il tuo genere preferito. così lo metti là, insieme a quelli
che, in un orgasmo emotivo provocato dal profumo di tutta quella carta
stampata, hai acquistato con un "leggerò" come promessa perchè sai che
prima o poi lo farai, perchè sai che prima o poi arriverà il suo turno
privilegiato che si trova tra le tue mani e sotto i tuoi occhi. è
capitato, stavolta, che una mia cara amica me ne regalò uno. lei lo fece
con tutto l'entusiasmo di chi solo chi sa cosa sta regalando può avere.
anche lui, appunto, finì tra gli altri con il "leggerò" di promemoria.
così capita che passano i giorni, passano le settimane e i mesi durante i
quali quella particolare piccola fila di libri ricevono poco più di
un'occhiata e un pensiero (un dolce pensiero) di quando furono comprati o
quando li ricevesti in dono. in particolare, quei pochi momenti
capitano immancabilmente negli attimi successivi in cui una di queste
opere passa nella già folta fila dei "già letti", ed è lì che inizia la
roulette russa della scelta del prossimo compagno. ma "come sceglierlo?"
non è una domanda da porsi, semplicemente perchè è lui che sceglie te, è
lui che si propone. fu proprio così che, circa una settimana fa, si
fece avanti "Un indovino mi disse" di T. Terzani. complice nella scelta involontaria, molto probabilmente, è stato proprio questo mio viaggio/lavoro in Angola.
di questo stupendo
dono devo ringraziare Barbara! grazie di cuore amica mia :)