la presa di
coscienza di un pericolo mette indubbiamente in allerta i nostri sensi e
l'istinto di sopravvivenza. ma la rassicurazione di precauzioni e
misure di sicurezza da adottare "in caso di", mette un pò a tacere
l'istinto o lo esalta? per esempio, nel caso di un volo in aereo si è
obbligati ad ascoltare la voce del comandate che spiega come comportarsi
in caso di necessità, il tutto corredato da hostess e da steward che
con un gran sorriso descrivono cosa fare, sempre "in caso di". in
pratica il messaggio è "hei amico, stiamo per volare molto in alto
quindi allaccia la cintura perché, se dovessimo schiantarci, la
compagnia aerea che hai pagato tu avrà il culo parato con
l'assicurazione. nel caso, poi, tu abbia la sfacciataggine di restare
vivo, dirigiti allegramente verso le uscite di sicurezza. nel caso di
ammaraggio troverai all'esterno un simpatico gommone giallo tutto per
te. ah già, non dimenticare di indossare quel bel gilet sotto il tuo
sedile (ammesso che tu abbia ancora gli arti superiori funzionanti),
agli occhi dei soccorritori (...) avrai un'aria più trandy. buon viaggio
e... datti una bella grattata ché non si sa mai ;-) "è un pò come se,
ai tempi della ghigliottina, il boia ti preparasse un cuscino giusto per
non farti un bernoccolo quando la tua testa cadrà.
(grattata di rito)
(grattata di rito)
1 commento:
Sgrath... sgrath... sgrath...
Magari serve anche quella, la grattata.
Renato de Luna
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